Epitaffi famosi, quanti ne conosci?

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Epitaffi famosi, quanti ne conosci?

Curiosità

Un modo diverso di guardare ad un tema controverso, ma purtroppo inevitabile, è quello di ripercorrere l’ultimo lascito verbale di personaggi importanti: qual è il tuo preferito tra gli epitaffi famosi?
Ne ripercorriamo una carrellata, che sia anche fonte di ispirazione, nel momento necessario.

Che cosa sono

Che cos’è un epitaffio? È l’iscrizione funebre con la quale si sceglie di ricordare e celebrare il defunto, che viene vergata sulla lapide, ad imperitura memoria.
Etimologicamente, deriva dal greco antico epitáphion, ossia “ciò che sta sopra al sepolcro”. Ma è molto di più di questo.
Ad Atene, vera culla della cultura ellenica, l’epitaffio era un’orazione funebre compiuta in pubblico per commemorare i soldati caduti durante l’anno trascorso, ringraziandoli per il coraggio ed il valore.
I suoi tratti iniziarono però a confondersi già nell’antica Roma, quando divenne una lode funebre, pronunciata nel corso della celebrazione da un parente prossimo del defunto.

L’epitaffio può dunque essere semplicemente un saluto per una persona importante, scelta e dedicata da chi rimane, oppure al contrario può essere l’ultima dichiarazione d’intenti di chi, prima di spegnersi, vuole dire per l’ultima volta la sua.
Soprattutto nel caso in cui si parli di epitaffi famosi, letteralmente o a livello metaforico, ci si riferisce proprio a questo secondo insieme.

Epitaffi famosi, tra il serio e l’ironico

Sono soprattutto personaggi di una certa levatura ed importanza quelli dei quali ricordiamo gli epitaffi, famosi perché in grado di lasciare un messaggio destinato a sfidare il tempo e, per assurdo, anche la morte stessa.

Il nostro breve viaggio alla scoperta degli epitaffi famosi, può iniziare senza dubbio da quelli che sono appartenuti ad alcuni personaggi storici e che perfettamente ne ricalcano le gesta mortali.

  • “Un sepolcro basta a colui al quale non bastava il mondo” – Alessandro Magno
  • “Sono figlio della libertà, e a lei devo tutto ciò che sono” – Camillo Benso Conte di Cavour

Particolarmente interessanti anche quelli proposti da letterati, scienziati, poeti, studiosi, artisti.

  • “Nel mio principio è la mia fine… nella mia fine è il mio principio” – Thomas Stearn Eliot, scrittore e poeta
  • “Non spero nulla. Non tema nulla. Sono libero” – Nikos Kazantzakis
  • “La luce che brilla il doppio, dura la metà” – Jimi Hendrix

Ma, anche in quest’ora così buia, c’è chi ha trovato la forza di lasciarci con una risata!

  • “Sono uno scrittore. Ma nessuno è perfetto” – Billy Wilder
  • “Lasciatemi dormire. Sono fatto per questo” – Francis Blanche
  • “Amici non piangete, è soltanto sonno arretrato” – Walter Chiari

Accanto a te.

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